L'insediamento antico sulla Kephala | |||
Pianta dell'insediamento sulla sommità della Kephala alla fine della campagna di scavo 2003
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Le strutture messe in luce sulla sommità della Kephala si riferiscono al Tardo Minoico IIIC e al Subminoico (XII-XI secolo a.C.), ai periodi protogeometrico, geometrico e arcaico iniziale (X-VII secolo a.C.), e al periodo romano (I a.C. - III d.C.).
Mancano, a tuttoggi, testimonianze dei periodi tardo arcaico, classico ed ellenistico. Nessuna struttura inequivocabilmente appartenente a queste fasi è stata identificata sulla Kephala. Non si può escludere che tale assenza coincida con il trasferimento dell'abitato dalla sommità all'area sottostante. In ogni caso, il poderoso muro ancora oggi visibile alla base della collina, sul lato sud-est, sembra riferibile come tecnica al periodo ellenistico, una fase durante la quale Sybrita deve essere stata un centro influente essendo una delle 31 città che stipularono un'alleanza con Eumene II re di Pergamo nel II secolo a.C. Ai fini dello scavo la sommità della collina è stata convenzionalmente divisa in tre aree: il pianoro nord, il pianoro sud e l'area centrale, pianeggiante e quasi del tutto libera da strutture edilizie, che si estende al centro della sommità tra i due pianori. L'area scavata ammonta oggi a circa 2400 mq ed occupa quindi circa un quarto della sommità della collina la cui estensione è approssimativamente di 10800 mq. | ||